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venerdì 30 maggio 2014

Titoli e mercati del 30 maggio 2014

Non capisco perché Renzi abbia lasciato a Cameron l’onore di porre un veto sulla candidatura Juncker: nessuno della vecchia Commissione UE – tanto meno dell’IMF, inclusa Christine Lagarde - deve avere un ruolo futuro in Europa, visti i danni incalcolabili fatti, che io credo abbiano anche rilievo sotto il profilo giudiziario, esattamente come un incompetente che fa danni non è meno colpevole per essere tale. 

Il tracollo elettorale subito dagli stupidi della politica economica austera europea è stato salutato in maniera enormemente positiva dai mercati – che stupidi non sono – con crollo dei rendimenti obbligazionari, dell’oro, e impennata in gap up delle borse azionarie. 

Tutto bene dunque - adesso.

Renato Di Lorenzo.

giovedì 29 maggio 2014

Il PIL dell'Italia ai livelli del 1970

(Fonte ISTAT).

Nel primo trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% nei confronti del primo trimestre del 2013, confermando la stima preliminare diffusa il 15 maggio 2014.
Il primo trimestre del 2014 ha avuto una giornata lavorativa in meno sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al primo trimestre del 2013.

venerdì 23 maggio 2014

Titoli e mercati del 23 maggio 2014

• E’ di ieri la condanna in primo grado di ex dirigenti dell’Italsider e dell’Ilva per aver causato centinaia di morti per l’esposizione all'amianto

• Nel 2009 inizia il processo Eternit contro Stephan Schmidheiny, ex presidente del consiglio di amministrazione, e contro Louis De Cartier de Marchienne, direttore dell'azienda negli anni sessanta. Il 13 febbraio 2012 il Tribunale di Torino condanna di primo grado De Cartier e Schmidheiny a 16 anni di reclusione obbligandoli anche a risarcire circa 3.000 parti civili.

• Ancora un record per la disoccupazione nell'area euro: a marzo i senza lavoro hanno toccato quota 19,21 milioni di unità, pari al 12,1% della popolazione attiva. Ma non esiste da nessuna parte il reato di procurata disoccupazione, che porta con sé quello di procurata disperazione e spesso morte.
Quindi i responsabili non saranno puniti, continueranno anzi a incassare prebende dai banchi di Bruxelles o come consulenti di banche e imprese private e pubbliche.

La Corte di Giustizia Europea che ci sta a fare?

Renato Di Lorenzo

mercoledì 14 maggio 2014

L'azione FIAT sprofonda

Fiat sprofonda a Piazza Affari dopo piano e trimestrale.

Marchionne e John Elkann.
Stop in Borsa per Fiat dopo che il titolo ha fatto uno scivolone del 9%. Ora segna un calo teorico del 6,7% a 7,7 euro.